
𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐥 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚
Un incontro dedicato alla comprensione e alla gestione della fame nervosa, condotto da due professionisti esperti.
Il ruolo del genitore nella crescita del bambino è quello di “fornire una base sicura da cui il piccolo possa partire per affacciarsi nel mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato. In sostanza questo ruolo consiste nell’essere disponibli, pronti a rispondere quando chiamati in causa, per incoraggiare e dare assistenza, ma intervenendo attivamente solo quando è chiaramente necessario” (J. Bowlby, 1989).
Possiamo individuare vari Stili Genitoriali ma bisogna far particolare attenzione a quelli che gli inglesi chiamano «genitori spazzaneve». «Ripuliscono ogni cosa davanti ai loro figli in modo che nulla possa andare loro storto e possa minacciare la loro autostima». Succede a Londra, al collegio femminile di Saint Paul dove la direttrice Clarissa Farr, racconta al Times, ogni giorno si imbatte in madri e padri vittime di «ansia frenetica che fa loro rifiutare l’idea che i propri pargoli possano arrivare secondi». Il che si traduce in «bambini iperprotetti e incapaci di affrontare un fallimento».
Bisogna «insegnare ai ragazzi a confrontarsi con la realtà, aiutarli nelle strade in salita, faticose e impegnative, ma non sostituirsi a loro». In questo modo si gli trasmette solo una grande fragilità, generando adulti incapaci di fronteggiare le avversità, di sacrificarsi per il raggiungimento di un obiettivo. Impariamo a fornire gli strumenti giusti per risolvere un problema che non significa risolvere il problema al posto del nostro piccolo. Facciamo sperimentare l’attesa, la frustrazione e la tolleranza di essa, i NO.
Molte famiglie spesso si trovano a dover gestire avvenimenti significanti dei propri bambini in contesti e momenti diversi della loro vita, che mai avrebbero potuto prevedere. L’organizzazione di ruoli e rituali favoriscono un comportamento adattivo nel bambino e negli adulti, una guida positiva che supportano lo sviluppo. Non è indispensabile non avere problemi per avere una routine perfetta, ciò che fa la differenza è scegliere come gestirli.
La routine genera ambienti facili e ci viene in aiuto quando troviamo la soluzione ai nostri problemi semplicemente ripetendo ciò che abbiamo fatto la settimana prima.
Teniamo a mente il termine SCAFFOLDING. Il termine deriva dalla parola inglese scaffold, che, letteralmente, indica “impalcatura” o “ponteggio”. Il termine venne usato come analogia per indicare l'intervento di una persona più esperta che ne aiuta una meno esperta ad effettuare un compito, raggiungere un obiettivo che non riuscirebbe a raggiunger senza un adeguato sostegno, così come le impalcature sostengono gli operai durante i lavori edilizi.
DUNQUE DARE SOSTEGNO NON SOSTITURSI AL BAMBINO così da favorire autonomia, sicurezza e senso di efficacia nel tuo bambino.

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I bambini apprendono osservando il mondo che li circonda e l’imitazione gioca un ruolo cruciale nel potenziamento delle loro abilità cognitive.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva si occupa di riabilitazione e abilitazione rivolte ai bambini in età evolutiva, utilizzando il gioco come strumento principale per promuovere lo sviluppo ottimale del bambino e aiutarlo a raggiungere il suo massimo potenziale.
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