
𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐥 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚
Un incontro dedicato alla comprensione e alla gestione della fame nervosa, condotto da due professionisti esperti.
Come sostenere lo sviluppo comunicativo fin dai primi anni, con consapevolezza e senza ansie.
Il linguaggio si sviluppa gradualmente, grazie all’interazione costante tra predisposizione biologica e stimoli ambientali. I genitori, con la loro voce, i gesti e la presenza, rappresentano i primi facilitatori comunicativi del bambino. Ma come si può favorire questo sviluppo in modo efficace, senza pressioni o aspettative irrealistiche? Ecco sei strategie che ogni genitore può mettere in pratica nella quotidianità.
Non serve “riempire il silenzio”, ma offrire un linguaggio chiaro, ricco e sintonizzato con l’età del bambino. Studi longitudinali (Hart & Risley, 1995; Rowe, 2012) dimostrano che la quantità e qualità del linguaggio a cui il bambino è esposto nei primi anni predice lo sviluppo lessicale e sintattico. Un esempio pratico potrebbe essere che mentre cambi il pannolino, puoi dire “Ora ti pulisco, ecco il pannolino pulito. Che profumino!”
L’attenzione condivisa è un potente predittore dello sviluppo linguistico (Tomasello, 2003). Quando il bambino guarda o indica qualcosa, segui il suo sguardo e commenta. Ad esempio: se guarda un cane, puoi dire “Hai visto il cane? È grande! Fa bau!”
Correggere direttamente può bloccare la comunicazione. Meglio riformulare in modo naturale, offrendo un modello corretto. Se dice “mamma auto via”, puoi rispondere “Sì, la macchina della mamma è andata via”, fornendo così un modello linguistico adeguato.
Le situazioni ripetitive (pappa, bagno, nanna) sono contesti ideali per consolidare parole e frasi. La ripetizione favorisce la memorizzazione e la comprensione. Secondo Weisleder & Fernald (2013), la ripetizione intenzionale accelera la velocità di elaborazione linguistica nei bambini piccoli.
La lettura condivisa stimola il lessico, la sintassi e la comprensione narrativa. Non è mai troppo presto per iniziare. L’American Academy of Pediatrics raccomanda la lettura quotidiana già dal primo anno di vita per favorire lo sviluppo cognitivo e relazionale.
Gesti, sguardi, vocalizzi: tutto è comunicazione. Riconoscere e rispondere a questi segnali rafforza la motivazione a comunicare. In conclusione, Non esistono formule magiche, ma esistono contesti favorevoli. Parlare con i bambini non significa solo “insegnare parole”, ma costruire relazioni, significati e fiducia. Se hai dubbi sullo sviluppo linguistico di tuo figlio, rivolgiti a un logopedista: una valutazione precoce può fare la differenza, senza creare allarmismi.

Un incontro dedicato alla comprensione e alla gestione della fame nervosa, condotto da due professionisti esperti.

I bambini apprendono osservando il mondo che li circonda e l’imitazione gioca un ruolo cruciale nel potenziamento delle loro abilità cognitive.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva si occupa di riabilitazione e abilitazione rivolte ai bambini in età evolutiva, utilizzando il gioco come strumento principale per promuovere lo sviluppo ottimale del bambino e aiutarlo a raggiungere il suo massimo potenziale.

La Giornata Europea della Logopedia è un’opportunità preziosa per riflettere sull’importanza del linguaggio e del suo sviluppo nei bambini.
Copyright © 2024 - Studio Logopedico GeMa - Tutti i diritti sono riservati