
𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐥 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚
Un incontro dedicato alla comprensione e alla gestione della fame nervosa, condotto da due professionisti esperti.
È fondamentale far sentire i piccoli compresi ed accolti nelle loro emozioni, senza giudizi e aiutandoli a nominare e descrivere quello che sentono. Bisogna stimolare il gioco e la relazione con i coetanei, lasciandoli liberi di manifestare e sperimentare le proprie reazioni emotive. Il riconoscimento e la gestione delle emozioni vengono apprese maggiormente attraverso le esperienze che il bambino fa, ma per aiutarlo in questo percorso possiamo utilizzare attività ludiche finalizzate all’educazione emotiva.
Tra le attività di gioco, consigliabili anche ai genitori, per favorire il riconoscimento delle emozioni, può essere proposto “Il gioco degli smiles”, uno per ogni emozione (felicità, rabbia, tristezza, sorpresa, etc.) disegnati su dei cartoncini. L’adulto può quindi chiedere al bambino di sceglierne uno in base a cosa sta provando in un preciso momento oppure sceglierne uno dopo aver letto una storia. In questo modo proveremo a favorire l’immedesimazione nel personaggio della storia.
Per i più piccoli si possono utilizzare smiles o fotografie per imparare a dare un nome alle espressioni facciali, imparando così a riconoscere le emozioni sui volti. Se invece è presente uno sfogo di rabbia, anche aggressivo, può essere utile la realizzazione del “Barattolo della Calma”, ispirato al metodo Montessori, costituito da un semplice barattolo contente brillantini colorati e acqua che l’adulto scuoterà quando il bambino è agitato o arrabbiato catturando la sua attenzione. Il bambino si concentrerà sui brillantini e ciò favorirà il ritorno ad uno stato di calma.
Successivamente lo si aiuterà a denominare ciò che ha provato e si potrà suggerire, qualora ci sia stato un
comportamento disadattivo, un comportamento alternativo socialmente condiviso.

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I bambini apprendono osservando il mondo che li circonda e l’imitazione gioca un ruolo cruciale nel potenziamento delle loro abilità cognitive.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva si occupa di riabilitazione e abilitazione rivolte ai bambini in età evolutiva, utilizzando il gioco come strumento principale per promuovere lo sviluppo ottimale del bambino e aiutarlo a raggiungere il suo massimo potenziale.
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